venerdì 19 agosto 2011

L'FMI PERDONA, DIO NO

Da una parte dà, dall’altra prende.
Non si tratta di Dio, bensì dell’IMF, all’italiana FMI, il Fondo Monetario Internazionale. Visto che ormai ho capito che non ci si può attenere ai sunti giornalistici, son tornato sul sito della Camera dei Deputati per andare a vedere che combinano i nostri rappresentanti. Grazie a Internet bisogna dire che la democrazia partecipativa è diventata un orizzonte pensabile, cosa che non sarebbe mai successa altrimenti.
Questa volta, la notizia interessante che si scova qui: è l’aumento dei contributi dell’Italia al Fondo Monetario Internazionale. Da 7.782 milioni a 15.070 milioni. Niente male, non c’è che dire. Peccato che sarà proprio l’FMI a dover aiutare – tra gli altri! – l’Italia a superare la crisi di insolvenza, alto debito pubblico e bassa crescita economica che ha fatto commissariare il nostro paese. Su questo ho scritto anche qui:
È la quattordicesima review delle quote che finanziano l’FMI, quindi niente di strano, se non fosse che insieme a questa misura passa anche la revisione di un articolo dello statuto dell’FMI, quello che regola l’executive board. A seguito degli scandali dell’ex direttore Strauss Kahn infatti, si legge nel nuovo articolo che ogni executive director avrà il diritto (o il dovere? Questo non è chiaro) di scegliere due direttori alternativi. Non solo, ma nel documento in inglese a seguire gli atti della Camera si parla anche di una redistribuzione dei poteri di rappresentanza a favore dei paesi emergenti, con i paesi europei che si vedranno ridurre di 2 il numero degli executives presenti nel board dell’FMI.
Grazie alla Camera dei Deputati insomma per queste gustose anticipazioni sull’ente che si appresta a governare il mondo in bancarotta, una sorta di zio di America a cui i soldi prima vengono inviati, e poi rismistati magicamente a chi ne ha bisogno. Ovviamente, trovare queste notizie sul sito dell’FMI stesso è un terno al lotto..

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